Progettare l’identità verbale di un brand che si fa ricordare
C’è una fase del branding di cui si parla ancora troppo poco: la progettazione dell’identità verbale. In un’epoca in cui la comunicazione è liquida, diffusa, ubiqua, avere un tono di voce riconoscibile e coerente non è un optional. È strategia pura.
E qui entra in gioco il copywriting. Non solo come tecnica di scrittura, ma come disciplina di design, capace di dare forma e sostanza alla voce di un brand.
Dal naming al microcopy: il copy è una questione di identità
Ogni parola scelta da un brand – dal payoff di una campagna, al messaggio di errore su un sito – contribuisce a costruirne la percezione. Il voice design è il processo attraverso cui questa voce viene definita, documentata, e applicata in modo sistemico.
Il copywriter, in questo contesto, non è solo uno “scrittore creativo”. È un designer della voce, capace di progettare un’identità verbale che rifletta i valori, lo stile, il posizionamento e il carattere del brand.
3 pilastri per progettare l’identità verbale di un brand
1. Archetipi e personalità narrativa
Ogni brand ha un ruolo narrativo. È il “ribelle”? Il “mentore”? L’“innovatore silenzioso”? L’uso degli archetipi aiuta a costruire coerenza nei messaggi e nelle scelte stilistiche. Il copywriting parte da qui: scrivere come se il brand fosse una persona vera.
🔍 Suggerimento operativo: costruisci un identikit verbale del tuo brand, con tratti caratteriali, espressioni tipiche, registro linguistico e tabù stilistici.
2. Lessico distintivo e memorabilità
Ogni brand efficace ha parole chiave che tornano. Ripetizioni strategiche, metafore ricorrenti, scelte lessicali che creano familiarità. Il copywriting in ottica branding lavora sul lessico distintivo, per evitare la trappola della comunicazione intercambiabile.
✍️ Pratica utile: crea un “lessico guida” del brand, con parole da usare spesso, parole da evitare, e una raccolta di formule che funzionano nei vari canali.
3. Coerenza cross-canale
Non basta scrivere bene una landing page. Serve coerenza narrativa tra sito, newsletter, customer care, notifiche, chatbot. Il voice design serve proprio a questo: garantire un’esperienza di marca omogenea, anche nei micro-dettagli.
📌 Microcopy, automation, SMS: ogni punto di contatto è branding. E il copy è il filo rosso che tiene tutto insieme.
Il copywriting come design: perché non basta essere creativi
Scrivere per un brand oggi significa progettare la relazione tra parole e identità. È un lavoro che unisce strategia, empatia, design conversazionale, marketing e storytelling. Serve a costruire senso, non solo a “fare effetto”.
Se vogliamo che il nostro brand si faccia ricordare, dobbiamo chiederci:
👉 Che voce ha? Come parla? Che parole non userebbe mai?
Vuoi progettare la voce del tuo brand?
L’identità verbale è una leva strategica per creare coerenza e connessione autentica con il tuo pubblico.
Se vuoi lavorarci insieme, possiamo costruire un voice book su misura per il tuo brand.





